La ablazione transcatetere

Cos’è la ablazione transcatetere?

L’ablazione è una procedura di elettrofisiologia interventistica che ha la finalità di eliminare le cellule  cardiache che generano disturbi del ritmo.

Come si esegue la ablazione transcatetere?

La procedura si associa generalmente ad uno studio elettrofisiologico. Elettrodi filiformi (elettrocateteri) vengono introdotti in sede inguinale e fatti giungere al cuore sotto controllo dei raggi X e/o sistemi di mappaggio. Con lo studio e con il mappaggio elettroanatomico si fa una diagnosi precisa del tipo di aritmia e si localizza con precisione la sede delle cellule che ne sono responsabili.

A questo punto si esegue la ablazione: uno speciale catetere in grado di erogare energia  viene posto nella sede di origine dell’aritmia. L’erogazione dell’energia distrugge il tessuto sottostante eliminando la aritmia in via definitiva (Fig 1).

ablazione transcatetere
Fig. 1

Le forme di energia che possono essere utilizzate a questo fine sono molteplici; la radiofrequenza (calore), la crioenergia (freddo), gli ultrasuoni, il laser, energia elettrica pulsata (elettroporazione) (Fig 2).

ablazione transcatetere
Fig 2: 
A: ablazione con radiofrequenza : la frequenza radio a contatto con il tessuto ne provoca riscaldamento fino a neutralizzarne le capacita’ elettriche. 
B: ablazione con crioenergia. Il catetere a palloncino da ablazione si riempie di gas refrigerante che ne detemina il congelamento che si trasmettr al tessuto circostante inattivandolo elettricamente. 
C: ablazione con energia pulsata: il campo elettrico pulsato si trasmette al tessuto circostante  e determina una lisi  delle cellule eccitabili  del tessuto rendendolo elettricamente inerte.

L’intervento si esegue con paziente sveglio con sola anestesia locale all’inguine nei casi più semplici, mentre nelle procedure più lunghe e complesse si esegue in corso di sedazione.

Qual è l’efficacia della ablazione ?

La ablazione transcatetere si pone l’obbiettivo di curare le aritmie in via definitiva eliminando le cellule che la provocano. La sua efficacia varia a seconda del tipo di aritmia trattata ed è sempre significativamente superiore a quella della terapia farmacologica. Nelle tachicardie parossistiche sopraventricolari l’efficacia supera il 95%. Nella fibrillazione atriale parossistica raggiunge 80%.

Quali sono i rischi dell’ablazione?

La procedura di ablazione generalmente è considerata a basso rischio.  Si possono comunque verificare delle complicazioni che interessano i punti di inserzione dei cateteri nei vasi sanguigni inguinali che vanno da un semplice rigonfiamento a risoluzione spontanea in pochi giorni ad  sanguinamenti più importanti che richiedono una procedura di occlusione del vaso per via chirurgica o transcatetere.  Una diversa complicazione che si può verificare è il tamponamento cardiaco: la fuoriuscita di sangue nel sacco che avvolge il cuore e cioè il pericardio. Ciò richiede il posizionamento di un drenaggio  con l’aspirazione del liquido. Il sanguinamento cessa poi nella quasi totalità dei casi spontaneamente. Altre complicazioni possono essere legate a fenomeni tromboembolici. 

E’ da sottolineare che in centri ad alto volume con elevata esperienza la buona pratica clinica consente di limitare al massimo le complicazioni procedurali ed esse comunque possono essere gestite al meglio in ambiente protetto. Il rischio di complicazioni è sempre comunque molto più basso del rischio associato all’aritmia che si va a trattare: il bilancio è quindi a favore dell’ablazione.

La procedura di ablazione richiede ricovero?

La procedura si esegue in regime di breve ricovero ospedaliero che comprende in genere la notte precedente e quella successiva,  le ablazioni più semplici si possono eseguire in regime di day hospital.

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