filo interdentale e fibrillazione atriale

Filo interdentale e fibrillazione atriale

Filo interdentale e salute del cuore rappresentano un legame da non sottovalutare.

Se volete proteggere il cuore dalla fibrillazione atriale, l’aritmia più comune che aumenta fino a cinque volte il rischio di ictus, controllate bene le gengive. Se sanguinano, o comunque ci sono segni di parodontite, parlatene con il dentista.

La ricerca mostra come i microrganismi  gengivali possano passare nel sangue e infiltrarsi nel cuore facendo da “motore” dalla formazione di piccolissime cicatrici. Questa fibrosi altera la stessa architettura cardiaca, al punto di andare a influire sul normale percorso del flusso elettrico cardiaco, con un maggior rischio di aritmia.

Negli studi su animali esposti ad infezione gengivale già dopo 12 settimane era presente un maggior numero di cicatrici cardiache rispetto ai non esposti. Dopo 18 settimane, si è osservata una probabilità sei volte maggiore di sviluppare aritmie cardiache. 

Analizzando  invece il tessuto dell’atrio sinistro di 68 pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a intervento chirurgico al cuore, gli esperti hanno individuato microrganismi pericolosi per  fibrillazione atriale in quantità maggiori nelle persone con grave malattia gengivale.

L’infiammazione quindi può diventare sistemica ed andare oltre la bocca, fino agli organi interni.

Ora c’è anche un possibile protagonista da considerare e monitorare con attenzione. È il Porphyromonas gingivalis, peraltro già sotto osservazione per un possibile presunto ruolo nei meccanismi che favoriscono lo sviluppo di particolari patologie, dal diabete alla neurodegenerazione.

Ora sappiamo anche cosa può provocare anche a livello cardiaco. Usiamo dunque il filo interdentale e andiamo regolarmente dal dentista, anche per proteggere il cuore.

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