cuore tranquillo

Cuore tranquillo e longevità

Un cuore tranquillo può essere il segreto di una lunga vita?

Tra i mammiferi, dal topolino alla balena, il numero dei battiti cardiaci al minuto è più basso in quelle specie in cui la vita è più lunga. Nell’uomo, studi su pazienti già cardiopatici, hanno da molti anni dimostrato che una frequenza cardiaca elevata è correlata ad una più elevata mortalità.

Ma nei soggetti sani questo legame tra frequenza cardiaca e durata della vita è stato confermato con certezza?

Nell’uomo il cuore batte circa 3 miliardi di volte nell’arco della vita. Allore, ridurre un poco questo numero ne può aumentare la durata?

Uno studio condotto su 1200 coppie di gemelli danesi, non affetti da malattie cardiache, ha dimostrato che una bassa frequenza cardiaca a riposo è correlata ad aspettative di vita più elevate. Infatti, di due gemelli chi vivrà più a lungo? Probabilmente quello con il cuore tranquillo, ossia con la frequenza cardiaca a riposo più bassa.

Avere però una frequenza cardiaca inferiore è la causa della maggiore sopravvivenza oppure si tratta solo di un indicatore di un altro meccanismo che sta alla base della maggiore durata della vita?

Questo non è noto al momento, pertanto non sono indicati trattamenti che riducano i battiti cardiaci allo scopo di aumentare l’aspettativa di vita.

Sappiamo però che una adeguata attività fisica e una vita senza stress eccessivi contribuiscono a mantenere nei limiti i nostri battiti cardiaci ed aiutano a migliorare altri parametri di longevità: è questa la via della salute.

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